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A via il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale

/ REDAZIONE

Mercoledì, 29 luglio 2015

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Sono pronte le regole per lo SPID, ossia il Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale di cittadini e imprese, mediante il quale le pubbliche amministrazioni potranno consentire l’accesso in rete ai propri servizi. Con la determinazione n. 44/2015, infatti, l’Agenzia per l’Italia digitale, in collaborazione con il Garante Privacy, ha emanato ieri i quattro regolamenti previsti dall’art. 4, commi 2, 3 e 4 del DPCM 24 ottobre 2014, recanti:
- le caratteristiche del sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale;
- le modalità attuative per la realizzazione dello SPID;
- le modalità per l’accreditamento dei gestori di identità digitale;
- le regole necessarie ai gestori per il riuso delle identità pregresse.

Come spiegato dall’AgID, con la pubblicazione dei regolamenti il Sistema Pubblico di Identità Digitale diviene operativo e il confronto produttivo con il Garante ha permesso di giungere a una definizione condivisa delle caratteristiche e delle modalità di adozione.
L’Agenzia precisa inoltre che continuerà a lavorare con il Garante per assicurare l’adeguatezza dei regolamenti e delle soluzioni tecniche alle esigenze di sicurezza e garanzia di protezione dei dati.

E, se il regolamento che norma le modalità di accreditamento entra in vigore il prossimo 15 settembre, data dalla quale i soggetti interessati possono presentare domanda di accreditamento all’Agenzia, come spiegato ieri dal Direttore generale dell’AgID, Antonio Samaritani, l’obiettivo è quello di rilasciare la “prima identità digitale a dicembre”.

Infatti – ha proseguito – “l’Agenzia, dal 15 settembre, ha 180 giorni di tempo massimo, quindi marzo 2016, per analizzare le richieste che arriveranno, ma il nostro obiettivo è di chiudere prima, appunto per dicembre”. Dunque, “entro la fine dell’anno”, il sistema dovrebbe partire e “si comincerà dalle amministrazioni che hanno condotto la fase di test: sei Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia) oltre ad Agenzia delle Entrate, INPS e INAIL, permetteranno l’accesso ai propri servizi tramite SPID”.

Samaritani ha poi precisato che lo SPID, meglio noto come PIN unico, sarà “a costo zero per il cittadino”. Nel dettaglio, la gratuità riguarderà “l’identità digitale di tipo uno e due”, ovvero che corrisponde ai primi due livelli di sicurezza, quelli che permetteranno al cittadino di accedere alla maggior parte dei servizi digitali della P.A., mentre al livello tre è associato un supporto materiale, una “smart card”. (Redazione)

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