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FISCO

Una «lieve» contabilità in nero non consente l’induttivo puro

Questo tipo di accertamento scatta solo quando emerge uno scostamento tale da rendere la contabilità dell’impresa del tutto inattendibile

/ Alessandro BORGOGLIO

Lunedì, 3 agosto 2015

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Una lieve discrepanza tra la contabilità ufficiale e quella “in nero”, rinvenuta in sede di verifica, non consente all’Ufficio di espletare un accertamento induttivopuro”, prescindendo totalmente dalle scritture contabili. È questo l’importante principio che si desume dalla sentenza della Cassazione n. 16251/2015.

Un commerciante di abbigliamento, sulla base di un brogliaccio rinvenuto in sede di verifica e perquisizione domiciliare, era stato destinatario di un avviso di accertamento, con cui l’Amministrazione finanziaria, considerando la divergenza tra le operazioni commerciali indicate nel brogliaccio recante la contabilità “in nero” e le scritture contabili ufficiali dell’azienda, aveva rideterminato globalmente i ricavi, applicando ...

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