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I commercialisti italiani hanno aderito alla Confédération fiscale européenne (CFE)

/ REDAZIONE

Martedì, 22 settembre 2015

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Il CNDCEC è diventato membro della Confédération fiscale européenne (CFE), realizzando l’obiettivo di approfondire il tema della fiscalità anche nella prospettiva europea.
La CFE, costituita nel 1959, rappresenta infatti oggi più di 180.000 consulenti fiscali appartenenti a 21 organizzazioni di 26 Paesi europei. La mission e gli obiettivi che persegue sono:
- sviluppare le relazioni con autorità a livello nazionale e internazionale, rappresentando i professionisti ed evidenziando il contributo da loro offerto grazie alle competenze tecniche acquisite;
- contribuire al raggiungimento di uno standard elevato di qualità nelle attività professionali svolte dai consulenti fiscali, portando a conoscenza del pubblico il valore dei servizi da loro offerti;
- monitorare gli sviluppi nelle normative nazionali contribuendo al coordinamento dei regimi fiscali in Europa;
- favorire la convergenza e il raccordo tra regolamentazioni di rango nazionale in ambito professionale, in particolare tutelando i titoli professionali vigenti nei diversi Paesi.

“L’internazionalizzazione delle imprese, il dinamismo normativo a livello OCSE e delle istituzioni europee sui temi dell’equità fiscale, della trasparenza e della lotta all’evasione, assieme alla necessaria valorizzazione del ruolo del professionista consulente fiscale – ha commentato ieri il presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi – rendono imperativo e doveroso il contributo dei commercialisti, per lo sviluppo di norme e meccanismi di tassazione che necessariamente impatteranno sui contribuenti italiani e sulla nostra professione”.
Il Presidente della CFE Henk Koller, nel congratularsi con il CNDCEC per l’adesione alla Federazione, ha sottolineato “la rilevanza della partecipazione italiana nel contesto delle iniziative promosse dalla CFE nella cooperazione con la Commissione europea, sui progetti BEPS (Base Erosion and Profit Sharing) dell’OCSE e sulla redazione di uno Statuto per il contribuente, arricchendo la compagine delle 21 delegazioni già coinvolte”. (Redazione)

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