ACCEDI
Lunedì, 7 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

INIZIATIVE DI CATEGORIA

Domani a Venezia si parla di commercialisti e antiriciclaggio

/ REDAZIONE

Venerdì, 26 febbraio 2016

x
STAMPA

Un convegno per dimostrare che, nonostante le lamentale istituzionali circa il basso numero di segnalazioni di operazioni sospette provenienti dai professionisti, i commercialisti sono “in prima linea” anche nella lotta al riciclaggio di denaro. Questo l’obiettivo della Conferenza permanente dei Presidenti degli Ordini dei commercialisti delle Tre Venezie che, in collaborazione con l’ADCEC Tre Venezie (Associazione dei commercialisti del Triveneto), ha organizzato l’evento dal titolo “Procure della Repubblica e Consigli di Disciplina, ambiti di intervento per il rispetto dei principi deontologici e il contrasto alla criminalità economica”, in programma domani, sabato 27 febbraio, presso il Russott Hotel (Via Orlanda, 4) di Venezia.

Un appuntamento nel corso del quale si analizzeranno gli ultimi dati forniti dall’Uffcio Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, che dimostrano la tendenza al rialzo del numero di segnalazioni, incluse quelle che provengono dalla rete dei professionisti. Nei primi sei mesi del 2015, infatti, sono pervenute all’UIF 39.021 segnalazioni di operazioni sospette (in tutto il 2014 erano state 71.758), di cui oltre 2.000 dai professionisti, per un valore monetario che supera il miliardo e mezzo di euro.

Quanto al Triveneto, nel primo semestre 2015 sono stati segnalati 4.166 casi (oltre il 10% del dato nazionale), a fronte delle complessive 7.514 segnalazioni dell’anno precedente. In testa a questa speciale classifica, la provincia di Verona, con 664 segnalazioni di operazioni sospette, seguita da Padova (660), Venezia (526), Vicenza (509) e Treviso (503).

Il 43,8% delle operazioni segnalate sono classificate con rischio basso, il 33,7% con rischio medio, il restante 22,5% con rischio alto. Più in generale, le segnalazioni sono relative tanto ai settori dell’industria, quanto a quelli di agricoltura, commercio e servizi. Ma i casi più frequenti riguardano i trasferimenti di contante tra imprenditori, l’interposizione di veicoli societari esteri per schermare la titolarità effettiva di asset, false fatturazioni e frodi carosello, l’utilizzo improprio del trust e dei contratti di affitto di ramo d’azienda per finalità dissimulatorie. Ci sono, inoltre, anche i casi di distrazione di fondi all’estero sotto forma di pagamento di accordi transattivi e le condotte finanziarie preordinate a bancarotta fraudolenta.

Il convegno si aprirà con i saluti di Dante Carolo, Presidente della Conferenza degli ODCEC delle Tre Venezie, a cui faranno seguito gli interventi di Giancarlo Tomasin, Presidente del Consiglio di Disciplina dell’ODCEC di Venezia, sui principi deontologici e la normativa penale di riferimento; Carlo Nordio, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Venezia, in merito alla collaborazione tra Procure e commercialisti; e Pasquale Debidda, Generale di Corpo d’armata della Guardia di Finanza, che parlerà dell’importanza dei commercialisti nel contrasto al crimine finanziario.

La giornata di lavori si concluderà con le relazioni di Antonio Parbonetti, Professore ordinario di economia aziendale presso l’Università degli Studi di Padova, sulle “red flags” a supporto dei professionisti, delle banche e delle autorità di vigilanza”, e di Marcello Ferrante, coordinatore dei Consigli di Disciplina territoriali degli Ordini dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili delle Tre Venezie.

TORNA SU