La consistenza patrimoniale esclude il reato di sottrazione fraudolenta
Alienazioni simulate ed altri atti fraudolenti non sono sufficienti ad integrare la fattispecie se il debito verso l’Erario può comunque essere soddisfatto
Il compimento di alienazioni simulate o di altri atti fraudolenti, indipendentemente dalla pendenza o meno di una procedura di riscossione coattiva, potrebbe non essere sufficiente ad integrare la fattispecie di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, dovendosi guardare anche la consistenza patrimoniale del contribuente, che potrebbe comunque garantire la soddisfazione delle pretese erariali. L’importante precisazione è fornita dalla Cassazione nella sentenza n. 13233 depositata ieri.
Il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, di cui all’art. 11 del DLgs. 74/2000, è reato di pericolo; esso, infatti, diversamente da quello previgente (di cui all’abrogato art. 97 comma 6 del DPR 602/1973), non richiede che l’Amministrazione finanziaria ...
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