ACCEDI
Lunedì, 7 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

La consistenza patrimoniale esclude il reato di sottrazione fraudolenta

Alienazioni simulate ed altri atti fraudolenti non sono sufficienti ad integrare la fattispecie se il debito verso l’Erario può comunque essere soddisfatto

/ Maurizio MEOLI

Sabato, 2 aprile 2016

x
STAMPA

download PDF download PDF

Il compimento di alienazioni simulate o di altri atti fraudolenti, indipendentemente dalla pendenza o meno di una procedura di riscossione coattiva, potrebbe non essere sufficiente ad integrare la fattispecie di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, dovendosi guardare anche la consistenza patrimoniale del contribuente, che potrebbe comunque garantire la soddisfazione delle pretese erariali. L’importante precisazione è fornita dalla Cassazione nella sentenza n. 13233 depositata ieri.

Il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, di cui all’art. 11 del DLgs. 74/2000, è reato di pericolo; esso, infatti, diversamente da quello previgente (di cui all’abrogato art. 97 comma 6 del DPR 602/1973), non richiede che l’Amministrazione finanziaria ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU