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Sui certificati anagrafici per la notifica di atti giudiziari non si paga il bollo

Per l’Agenzia delle Entrate tali atti sono funzionali al procedimento giurisdizionale

/ Anita MAURO

Martedì, 19 aprile 2016

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I certificati anagrafici richiesti dagli studi legali per la notifica di atti giudiziari sono esenti dall’imposta di bollo, in quanto atti funzionali al procedimento giurisdizionale che scontano il contributo unificato. Questo è il chiarimento fornito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 24, pubblicata ieri.

La questione sottoposta all’Agenzia delle Entrate concerne il trattamento impositivo, dal punto di vista dell’imposta di bollo, dei certificati anagrafici richiesti da avvocati e procuratori ad uso notifica atti giudiziari.
Si tenga presente, infatti, che, in linea di principio, i certificati di residenza e lo stato di famiglia sono soggetti all’imposta di bollo fin dall’origine nella misura di 16 euro per ogni foglio a norma dell’art.

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