Holding rimpatriate alla prova del consolidato fiscale
Dopo la voluntary disclosure, occorre verificare gli effetti delle holding estere che vengono incluse nel perimetro di consolidamento
L’adesione al regime di consolidato fiscale per le holding estere di gruppi italiani, rimpatriate nella seconda metà del 2015 (magari a seguito della volontary disclosure), presenta talune difficoltà operative, soprattutto in ipotesi di preesistenza di un consolidato fiscale in capo ad una subholding italiana.
Frequentemente vi è il desiderio che la holding rimpatriata possa aderire al regime di consolidato fiscale includendo nel proprio perimetro di consolidamento anche società controllate per le quali è già in essere il regime di tassazione di gruppo (cfr. anche circolare n. 53/2004, § 2.1.1). In tale contesto è opportuno ricordare che, poiché il trasferimento dall’estero si è perfezionato nella seconda metà del periodo d’imposta (2015), il soggetto interessato potrà ...
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