Possibile un sequestro «misto» per la dichiarazione fraudolenta
Se parte del profitto non è direttamente individuabile, si può procedere al sequestro «per equivalente» per la parte mancante
Nel caso di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici è possibile ordinare un sequestro “misto”, che colpisca sia i beni che costituiscono il profitto del reato, sia – per quelli che non si è ancora riusciti ad individuare – altri beni di uguale valore.
Così ha stabilito la Cassazione – con la sentenza n. 38858 depositata ieri – riprendendo una pronuncia delle Sezioni Unite divenuta famosa per aver tentato di tracciare una linea di confine tra il sequestro (e la confisca) del profitto del reato e il sequestro (e la confisca) di altri beni per un valore equivalente ad esso (Cass. SS.UU. n. 10561/2014).
Il sequestro preventivo “diretto” e il sequestro “per equivalente” presentano differenti caratteristiche strutturali e funzionali.
Il primo consiste nella ...
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