Società pubbliche, quasi un terzo dei membri dei CdA è donna
Risultati “incoraggianti” quelli prodotti dal DPR 251/2012, il provvedimento che promuoveva la parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società italiane a partecipazione pubblica. A oltre quattro anni di distanza dal varo della norma, infatti, la percentuale di donne presenti nei board delle società pubbliche ha raggiunto il 29%, quasi un componente su tre.
Il dato è stato fornito nel corso del tavolo operativo per l’attuazione del protocollo d’intesa siglato lo scorso dicembre tra Confprofessioni, Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e alcuni ordini professionali (avvocati, ingegneri, dottori commercialisti ed esperti contabili, consulenti del lavoro) aderenti al progetto Pro-Rete PA.
“I risultati sono incoraggianti – ha spiegato Claudia Alessandrelli, Segretaria di Giunta di Confprofessioni – anche se nelle Regioni del Sud e nelle isole, che presentano una percentuale inferiore, c’è ancora molta strada da fare per superare le barriere che ancora frenano l’affermazione delle donne nella P.A.”.
Anche per questo, il Dipartimento Pari opportunità di Palazzo Chigi ha pensato di creare “Pro-Rete PA”, un portale on line che vuole essere una vera e propria banca dati di professioniste, con cui agevolare l’incontro tra domanda e offerta delle professionalità necessarie per ricoprire posizione di vertice nelle società pubbliche, promuovere la partecipazione femminile ai processi decisionali e individuare nuovi modelli di governance basati sul merito e sulla parità di genere.
“Siamo fermamente convinti – ha aggiunto Alessandrelli in una nota stampa diffusa ieri – che le libere professioniste chiamate a ricoprire incarichi di vertice all’interno delle società controllate dalla Pubblica Amministrazione sapranno contribuire in maniera efficace e produttiva alla loro governance. È importante diffondere anche a livello territoriale la conoscenza dello strumento Pro-Rete, affinché le professioniste e le pubbliche amministrazioni vi possano ricorrere sistematicamente”.
Per questo, Confprofessioni ha intenzione di “avviare una campagna informativa e formativa per arricchire le professioniste di quelle competenze che sono necessarie allo svolgimento degli incarichi” e pubblicizzare il nuovo portale, dando così sostanza al protocollo d’intesa siglato con il Dipartimento di Palazzo Chigi e le altre categorie professionali.
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