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Ritenuta IRPEF da determinare sull’ammontare complessivo delle pensioni del soggetto

/ REDAZIONE

Giovedì, 21 dicembre 2017

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L’INPS, con la circolare n. 186 di ieri, ha descritto i criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e l’impostazione dei relativi pagamenti, nonché le modalità gestionali delle prestazioni di accompagnamento a pensione per l’anno 2018.

Si ricorda, infatti, che il MEF di concerto con il Ministero del Lavoro  ha emanato il decreto del 20 novembre 2017, che reca il valore della variazione percentuale, salvo conguaglio, per il calcolo dell’aumento di perequazione delle pensioni spettante per il 2017, con decorrenza dal 1° gennaio 2018, nonché il valore definitivo della variazione percentuale da considerarsi per l’anno 2016, con decorrenza dal 1° gennaio 2017. La rivalutazione viene effettuata con i criteri di cui all’art. 34 della L. 23 dicembre 1998 n. 448, sulla base del cosiddetto cumulo perequativo, considerando come un unico trattamento tutte le pensioni di cui il soggetto è titolare, erogate dall’INPS e dagli altri Enti, presenti nel Casellario centrale delle pensioni.

La corposa circolare prende in esame numerosi aspetti, tra i quali anche alcuni relativi alla gestione fiscale. Viene ricordato, ad esempio, che la ritenuta IRPEF viene determinata sull’ammontare complessivo delle pensioni, erogate dall’INPS o da altri Enti, e delle altre prestazioni corrisposte dall’INPS al soggetto.

Allo stesso modo, le detrazioni di imposta operano sull’imponibile complessivo e sono ripartite sulle diverse prestazioni con il criterio della proporzionalità. Per l’anno 2018 sono state attribuite le stesse detrazioni per familiari a carico in essere nel mese di dicembre 2017, mentre la richiesta di tassazione a maggiore aliquota (aliquota fissa), così come quella di non usufruire delle detrazioni personali, deve essere rinnovata ogni anno.

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