Per la responsabilità 231 l’interesse dell’ente ha natura oggettiva
La responsabilità sussiste quando l’agente, perseguendo il proprio autonomo interesse, obiettivamente realizza anche quello dell’ente
Con la sentenza n. 295 depositata ieri, la Cassazione ha ribadito la natura “oggettiva” non solo del “vantaggio”, ma anche dell’“interesse” dell’ente ai fini della sua responsabilità ex DLgs. 231/2001.
Tali nozioni si ritrovano all’art. 5 del citato decreto, secondo il quale il reato presupposto commesso dalla persona fisica deve essere, appunto, realizzato nell’interesse o a vantaggio dell’ente.
Il significato della locuzione normativa ha fin da subito generato accese contrapposizioni interpretative.
Per un primo orientamento, fatto proprio dalla giurisprudenza (SS.UU. n. 38343/2014) e da una parte della dottrina, le due nozioni si pongono in un rapporto di alternatività, confermato dalla congiunzione disgiuntiva “o”, ...
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