Soglia di 50.000 euro per la sottrazione fraudolenta da riferire al debito erariale
La Cassazione ha affermato che il valore dei beni sottratti può avere rilievo penale anche se inferiore a questa cifra
Il valore dei beni sottratti fraudolentemente al pagamento delle imposte può assumere rilevanza penale anche quando sia inferiore all’ammontare di 50.000 euro, dal momento che la soglia di punibilità, prevista dall’art. 11 del DLgs. 74/2000, va riferita al credito verso l’Erario e non al bene sottratto. L’offensività della condotta va, dunque, parametrata esclusivamente in base alla sua attitudine a ridurre o eliminare la garanzia patrimoniale, secondo un giudizio che valuti tale idoneità ancor prima dell’effettiva lesione del bene tutelato (ex ante).
Tale principio di diritto viene affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 15133 depositata ieri.
Nel caso di specie la sottrazione dei beni oscillava tra 44.000 e 33.000 euro a fronte di una procedura di ...
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