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Pagare i dipendenti non salva dall’omesso versamento di ritenute previdenziali

/ REDAZIONE

Martedì, 10 aprile 2018

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La Cassazione n. 15786/2018 ribadisce che il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali è a dolo generico ed è integrato dalla consapevole scelta di omettere i versamenti dovuti, ravvisabile anche qualora il datore di lavoro, in presenza di una situazione di difficoltà economica, abbia deciso di dare preferenza al pagamento degli emolumenti ai dipendenti e alla manutenzione dei mezzi destinati allo svolgimento dell’attività di impresa, e di pretermettere il versamento delle ritenute, essendo suo onere quello di ripartire le risorse esistenti all’atto della corresponsione delle retribuzioni in modo da adempiere al proprio obbligo contributivo, anche se ciò dovesse comportare l’impossibilità di pagare i compensi nel loro intero ammontare (cfr. Cass. n. 43811/2017).

Si sottolinea, inoltre, come l’obbligo del versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti gravi, nelle imprese collettive, sul soggetto che, secondo il tipo e l’organizzazione, ha la responsabilità dell’impresa stessa o della singola unità produttiva, non assumendo effetto scriminante la circostanza che la designazione sia fittizia (cfr. Cass. n. 24938/2005).

Nelle società in accomandita semplice, in particolare, tale potere spetta al socio accomandatario al quale è stata conferita l’amministrazione della società e, quindi, la rappresentanza nei rapporti con i terzi.

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