Non sempre dall’accertamento INPS discendono maggiori imposte
Non si verificherebbe, secondo la Regionale di Firenze, il presupposto impositivo
Di regola l’accertamento di maggiori redditi di lavoro dipendente in capo al percettore provoca, da parte dell’Agenzia delle Entrate, la trasmissione degli atti all’ente previdenziale pubblico, che provvede dopo attività istruttoria alla notifica dell’avviso di addebito.
L’avviso di addebito con cui l’ente previdenziale pretende maggiori contributi è impugnabile davanti al giudice ordinario in funzione di giudice del lavoro.
Tuttavia, poiché la norma previdenziale richiama il TUIR per la determinazione del reddito di lavoro e il calcolo dei contributi (art. 6 DPR 314/1997), si configura tra le questioni un rapporto di pregiudizialità-dipendenza.
Nel giudizio ordinario (anche nel rito del lavoro) la pregiudizialità esterna ha rilievo ex artt. 295 e 337, c.p.c. ...
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