In consultazione il Regolamento ANAC sul potere sanzionatorio in materia di whistleblowing
L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha pubblicato sul proprio sito una nuova consultazione pubblica riguardante lo schema di “Regolamento sull’esercizio del potere sanzionatorio in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito di un rapporto di lavoro di cui all’art. 54-bis del DLgs. 165/2001 (c.d. whistleblowing)”.
Tale testo consegue alle modifiche normative introdotte dalla L. 179/2017 che hanno accresciuto la tutela per i dipendenti pubblici che segnalano degli illeciti a tutela della Pubblica Amministrazione e ha introdotto una analoga disciplina anche nel settore privato, attraverso l’integrazione dell’art. 6 del DLgs. 231/2001 dedicato ai modelli organizzativi nell’ambito della responsabilità degli enti da reato. Con tale Regolamento, l’ANAC intende disciplinare l’esercizio del potere sanzionatorio che l’art. 1 della legge del 2017 le ha riconosciuto in materia di whistleblowing.
Fino alle ore 18:00 del 30 settembre prossimo tutti i soggetti interessati che volessero fornire indicazioni, osservazioni ed elementi utili per la elaborazione della versione definitiva del documento, attraverso la compilazione di apposito modulo, anch’esso pubblicato sul sito dell’ANAC.
Sempre ieri, l’ANAC ha fornito, con un comunicato del Presidente, indicazioni a segnalanti e P.A. per il corretto utilizzo della piattaforma informatica, al fine di garantire al meglio la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto della segnalazione e della documentazione allegata. Nel vademecum si suggerisce al segnalante l’utilizzo del modulo presente sulla piattaforma informatica che assicura priorità alla trattazione delle segnalazioni.
Inoltre viene precisato che le comunicazioni con oggetto le misure ritenute ritorsive, pervenute all’ANAC prima del 29 dicembre 2017, saranno trattate solo nel caso in cui siano state reiterate e comunicate all’Autorità dopo l’entrata in vigore del nuovo quadro normativo. L’ANAC infatti non ha competenza su atti ritorsivi adottati prima della modifica normativa dell’istituto del whistleblowing.
Dalla pubblicazione del comunicato sul sito istituzionale, l’Autorità intende archiviate le comunicazioni pregresse non reiterate nei termini sopra evidenziati.
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