ADC e ANC chiedono il differimento di esterometro e comunicazioni INTRASTAT al 31 marzo
ADC e ANC, con un comunicato stampa congiunto diffuso ieri, hanno sottolineato le difficoltà dei professionisti all’indomani dell’entrata in vigore della normativa sulla fatturazione elettronica e hanno chiesto il differimento al 31 marzo almeno delle scadenze che riguardano le comunicazioni INTRASTAT (25 febbraio) e l’esterometro (28 febbraio).
Per quanto riguarda le ripercussioni sui ritmi di lavoro della fattura elettronica, nella nota si legge che “il numero impressionante e anomalo di «scarti», l’impossibilità di reperire le fatture nello SdI, il mancato incrocio di dati tra il sistema di interscambio e piattaforme private ha portato il caos (come era stato ampiamente previsto e denunciato). Risulta quindi estremamente difficoltoso per i professionisti fare fronte con la dovuta serenità agli adempimenti previsti per questo mese (IVA, IRPEF, INPS, INTRASTAT, esterometro, spesometro semestrale, Lipe), cui si aggiungono le ravvicinatissime certificazioni uniche del 7 marzo”.
Oltre al citato rinvio al 31 marzo dei due adempimenti con termine il 25 e il 28 febbraio, ADC e ANC chiedono che l’esterometro sia reso semestrale, che l’invio degli elenchi INTRASTAT sia eliminato in quanto costituisce una ridondanza rispetto al primo obbligo, e che sia altresì eliminato l’obbligo delle comunicazioni IVA trimestrali.
Sul fronte scadenze dunque continua a regnare il caos e nulla sembra cambiare, quando invece, come sostenuto in più occasioni, è urgente una riorganizzazione del calendario fiscale e una semplificazione degli adempimenti, quest’ultima anche in conseguenza dell’introduzione della fattura elettronica, il cui obbligo andrebbe comunque rivisto.
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