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Dai commercialisti un documento sul partenariato pubblico privato

/ REDAZIONE

Venerdì, 22 marzo 2019

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Consiglio e Fondazione nazionale dei commercialisti hanno pubblicato ieri il documento “Il piano economico-finanziario nelle procedure di partenariato pubblico-privato: orientamenti ANAC, Ragioneria generale dello stato e giurisprudenza recente”, che approfondisce gli orientamenti di ANAC, Ragioneria generale dello Stato e giurisprudenza recente in materia.

Il partenariato pubblico privato – si legge nel comunicato stampa di CNDCEC e FNC – acquista sempre più rilevanza in Italia: secondo gli ultimi dati IFEL la sua incidenza sul totale delle opere pubbliche in Italia (in termini di importi) è cresciuta dal 6% del 2002 a oltre il 23% del 2017, con un aumento dei bandi di gara annui da poco più di 300 a quasi 3.300.

Il documento fa luce sugli ultimi orientamenti normativi e regolamentari ed evidenzia anche alcune criticità, per rendere più agevole il ricorso al PPP, creando anche nuove opportunità di investimento per imprese e pubbliche amministrazioni.
Nel dettaglio, dopo un approfondimento del nuovo quadro normativo nazionale e internazionale e un confronto europeo dell’evoluzione di questo strumento che vede l’Italia al decimo posto per numero di progetti, si passa all’analisi dell’impostazione e dei principali indicatori alla luce della giurisprudenza recente e delle linee guida ANAC e RGS: durata della concessione, risultati economici, previsioni patrimoniali e flussi di cassa, ammortamento delle opere e valore residuo, struttura finanziaria e sostenibilità del debito, equilibrio economico-finanziario e redditività.

Nelle conclusioni del documento emerge che solo facendo ricorso alle giuste competenze sarà possibile trovare il giusto equilibrio tra le istanze delle pubbliche amministrazioni e le esigenze degli operatori privati, al fine di ridurre i tassi di mortalità dei progetti, consentire una più efficace diffusione degli strumenti di PPP e ottenere un corretto monitoraggio delle operazioni.

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