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Difetto di recepimento della normativa europea nello Sblocca cantieri

Per le violazioni tributarie non definitivamente accertate, il nuovo testo non prevede la soglia minima di rilevanza

/ Giorgio INFRANCA e Pietro SEMERARO

Lunedì, 6 maggio 2019

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Uno dei limiti del nuovo art. 80 comma 4 del Codice dei contratti pubblici (DLgs. 50/2016) come emendato dal decreto Sblocca cantieri (secondo il quale è ora possibile per una stazione appaltante escludere un operatore economico a fronte della conoscenza di infrazioni tributarie o contributive anche non definitive), è senz’altro rappresentato dal difetto di coordinamento con le direttive n. 2014/23/Ue e 2014/24/Ue, da cui esso promana.

Nelle direttive citate, difatti, la causa di esclusione per irregolarità tributarie o contributive viene, per un certo verso, mitigata nel caso di violazioni di lieve entità.
In particolare, l’art. 38, § 6 della direttiva 2014/23/Ue (ripreso anche dall’art. 57, § 3 della successiva direttiva 2014/24/Ue), prevede che si possa derogare all’esclusione ...

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