Il CdA retribuisce attività estranee e riconosce premi
Il Tribunale di Roma sembra riproporre un contestato orientamento dei giudici di legittimità
Il Tribunale di Roma, nella sentenza 15 maggio 2019 n. 10212, fornisce una serie di importanti indicazioni in ordine ai compensi degli amministratori di spa.
Ai sensi dell’art. 2389 comma 3 c.c., “la rimunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche in conformità dello statuto è stabilita dal consiglio di amministrazione, sentito il parere del collegio sindacale. Se lo statuto lo prevede, l’assemblea può determinare un importo complessivo per la remunerazione di tutti gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche”.
Secondo i giudici romani la norma farebbe riferimento a quelle prestazioni che esulino dal normale rapporto di amministrazione (attività estranee), rientrando tra le funzioni tipiche dell’amministratore soltanto
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