Confisca diretta per la società solo con prova dell’esistenza concreta di beni
La Cassazione ha ribadito che è legittimo il sequestro nei confronti del legale rappresentante se non fornisce la prova
Quando si procede per reati tributari commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo funzionale alla successiva confisca per equivalente dei beni dell’imputato sul presupposto dell’impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della persona giuridica su cui disporre la confisca diretta.
Tale principio, già in precedenza enunciato dalle pronunce nn. 42966/2015 e 40362/2016, è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 42946 depositata ieri.
Ciò in quanto l’art. 322-ter c.p. – precedentemente richiamato dall’art. 1 comma 143 della L. 244/2007, oggi confluito nell’art. 12-bis del ...
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