ACCEDI
Mercoledì, 2 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL PUNTO / PROCEDURE CONCORSUALI

Concordato in continuità revocabile se i flussi di cassa non assicurano il risanamento

La valutazione dell’andamento della tesoreria e dell’indebitamento non implica un giudizio di convenienza economica

/ Antonio NICOTRA

Giovedì, 7 novembre 2019

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 27865/2019, ha stabilito che il potere del tribunale di revocare l’ammissione al concordato con continuità aziendale, qualora l’esercizio dell’attività di impresa risulti manifestamente dannoso per i creditori (art. 186-bis ultimo comma del RD 267/42), non implica che l’organo giudicante abbia il compito di procedere alla valutazione della convenienza economica della proposta, bensì la necessità di verificare che l’andamento dei flussi di cassa e dell’indebitamento sia coerente con l’obiettivo del risanamento dell’impresa, così come indicato nella proposta e nel piano, e che non sia tale da erodere le prospettive di soddisfazione dei creditori.
Tale sindacato non esorbita dai confini della valutazione ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU