Curatore non responsabile in solido per i debiti d’imposta del fallito
Inderogabili le norme sull’ordine di soddisfacimento dei crediti in base al grado dei privilegi
La C.T. Reg. Lombardia, con la sentenza 21 giugno 2019 n. 2911/11/19, è ritornata sul tema della qualificazione giuridica della figura del curatore fallimentare e sulla possibilità per quest’ultimo di rispondere in via solidale con il fallito per i debiti tributari.
Secondo i giudici, il curatore non riveste la qualifica di rappresentante legale della società fallita e non assume alcun obbligo solidale.
Nel caso di specie, sfumata la possibilità di procedere a una cessione d’azienda di un’impresa in stato di insolvenza, il curatore del fallimento veniva autorizzato a cessare l’esercizio provvisorio. Nel periodo di conduzione dell’esercizio provvisorio, in particolare, il curatore aveva adempiuto agli obblighi dichiarativi, ma non al versamento del debito IVA e del ...
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