Nella conversione in capitale valore del credito tenendo conto della perdita su crediti
La soluzione maggiormente condivisibile appare quella che considera le perdite su crediti dedotte per effetto della conversione
Il trattamento fiscale della eventuale sopravvenienza attiva derivante dalla conversione di un credito in capitale “ruota” anche intorno al valore fiscale da attribuire al credito.
Guardiamo alle imprese che redigono il bilancio in base ai principi contabili internazionali, partendo dalla disciplina contabile.
La conversione dei crediti in partecipazioni societarie emesse dalla società debitrice è regolata dall’IFRC 19, in base al quale il debito si considera estinto a fronte del pagamento di un corrispettivo costituito da uno strumento rappresentativo di capitale emesso a favore del creditore. La differenza tra il valore contabile del debito estinto (o trasferito a un’altra parte) e il corrispettivo pagato, anche nella forma di attività non monetaria, deve essere rilevata ...
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