Niente redditometro per i minori
L’imputazione a ritroso del reddito per quinti desta più di qualche perplessità
La sentenza della Corte di Cassazione n. 3390, depositata ieri, ha analizzato un interessante caso di verifica fiscale nel quale è stato applicato il “vecchio” redditometro ad una contribuente minorenne.
L’accertamento fiscale scaturiva da due acquisti a titolo oneroso di un immobile e di una quota di una società di capitali da parte della contribuente, che all’epoca dei fatti (1998 e 1999) aveva rispettivamente nove e dieci anni.
Nei primi due gradi di giudizio le doglianze della contribuente erano state respinte.
In particolare, due motivi riguardavano la validità della notifica dell’avviso di accertamento nei confronti di un soggetto minorenne, dunque privo di capacità di agire, e la corretta applicazione della presunzione legale di cui all’art. 38 comma
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