Per il diritto di difesa del lavoratore la contestazione deve essere tempestiva
Il concetto di immediatezza è relativo: rileva il momento in cui il datore ha acquisito piena conoscenza del fatto
Ai sensi dell’art. 7 della L. 300/70 il datore di lavoro non può adottare provvedimenti disciplinari nei confronti del prestatore senza una preventiva e tempestiva contestazione degli addebiti.
Il principio dell’immediatezza della contestazione garantisce l’effettività del diritto di difesa del lavoratore incolpato, consentendogli di predisporre le proprie difese nell’immediatezza del fatto, reperendo materiale o testimoni. Pertanto, il ritardo nella contestazione può costituire vizio del procedimento disciplinare solo ove sia di ostacolo alla difesa del lavoratore (Cass. n. 3904/2020).
La tempestività, inoltre, tutela l’affidamento del lavoratore: in caso di ritardo nella contestazione, questi potrà legittimamente ritenere non rilevante da un punto di vista disciplinare ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41