ACCEDI
Sabato, 17 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IL PUNTO / PROCEDURE CONCORSUALI

Rapporti difficili tra il comitato dei creditori e gli altri organi del fallimento

Tra le principali criticità, la particolare ipotesi di conflitto nell’approvazione del programma di liquidazione della procedura

/ Tommaso NIGRO

Giovedì, 9 luglio 2020

x
STAMPA

download PDF download PDF

La prima riforma della legge fallimentare recata dal DLgs. 5/2006 ha completamente ridisegnato i ruoli degli organi di procedura, con una posizione dominante affidata, in maniera per nulla condivisibile, a un organo non del tutto tecnico, il “comitato dei creditori”, al quale sono stati assegnati compiti quasi sostitutivi di quelli precedentemente affidati al giudice delegato, cui residua, con un evidente arretramento, il mero controllo di legittimità degli atti. Nel contempo, è stata valorizzata la figura manageriale del curatore, chiamato a una funzione propulsiva e ideativa, lasciato libero di impostare anche forme nuove di liquidazione, da sottoporre all’approvazione del comitato dei creditori, nei limiti, come detto, della legittimità degli atti vagliata dal giudice delegato.

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU