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LETTERE

Sulla proroga dei versamenti forse è il caso di inviare una lettera di denuncia

Venerdì, 7 agosto 2020

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Gentile Redazione,
mi unisco, come credo tutti i commercialisti, al pensiero del Collega Angelo Quinterno sul tema del “silenzio assordante” sulla possibilità di fare slittare il versamento del 20 agosto a una data successiva che consenta agli studi di effettuare i conteggi delicati e pregni di responsabilità in una situazione di tranquillità (si veda “Su una possibile proroga dei versamenti del 20 agosto c’è un silenzio assordante”).

Non credo che tale richiesta sia assurda, probabilmente chi deve decidere, oltre alla mancanza di rispetto del lavoro quotidiano di migliaia di professionisti e dei loro collaboratori che ogni giorno assistono le imprese e gli autonomi in questo momento così difficile, mancanza di rispetto per una richiesta di poter svolgere il proprio compito, con la necessaria diligenza, dimentica il periodo di lockdown, in cui materialmente il lavoro è stato sospeso o quantomeno rallentato, dimentica la mole di adempimenti straordinari che si sono dovuti affrontare con le difficoltà connesse.

Chi governa come può ignorare tale richiesta di prendere atto della situazione?
Il nostro Consiglio nazionale ha sollevato il problema, ma non ha ottenuto risposta adeguata a tale richiesta di aiuto. Il problema, di fronte a tanti altri certamente più importanti, è tornato a essere ignorato, non sarebbe forse il caso di una lettera di denuncia di ciò che sta succedendo inviata pubblicamente alle autorità di Governo, ma anche a tutti i leader dei partiti facenti parte del nostro Parlamento?

Denunciamo nuovamente il contesto affinché chi ne ha il dovere si assuma le responsabilità delle mancate decisioni, i professionisti sono ogni giorno in prima linea.


Giorgio Toffanin
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia

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