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Pubblicato lo studio OCSE sulla regressività dell’IVA

/ REDAZIONE

Martedì, 11 agosto 2020

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Nella giornata di ieri, 10 agosto 2020, l’OCSE ha pubblicato il working paper n. 49 in cui si compie una nuova analisi della regressività dell’IVA.

Lo studio fornisce, nella parte iniziale, le indicazioni sulle metodologie utilizzate, basate su modelli di simulazione. Alla luce delle analisi compiute, l’IVA è un’imposta per lo più proporzionale o lievemente progressiva nella maggior parte dei 27 Paesi OCSE presi in esame. 
In particolare, l’IVA appare regressiva quando misurata come percentuale del reddito disponibile nei 27 Paesi, mentre appare generalmente proporzionale o moderatamente progressiva quando misurata come percentuale della spesa effettiva.

Nondimeno, in alcuni Paesi in cui il sistema dell’IVA ha poche aliquote ridotte o esenzioni, si può manifestare un grado di regressività molto contenuto.

I risultati dello studio, inoltre, portano a ritenere che un’imposta proporzionale possa avere comunque significative conseguenze per le fasce più deboli della popolazione. Da ciò deriva l’importanza di politiche economiche che controbilancino con benefici fiscali la perdita di potere d’acquisto derivante dall’applicazione dell’imposta sui consumi.

In ultimo, lo studio suggerisce che la crisi pandemica può essere l’occasione per una riforma dell’IVA che porti il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi erariali.

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