Peer to peer lending con ritenuta al 26% solo con autorizzazione di Bankitalia
Non è sufficiente essere un agente di un istituto di pagamento domiciliato nell’Unione europea
Con la risoluzione n. 56, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sui requisiti per l’applicazione della ritenuta a titolo d’imposta del 26% sugli interessi da prestiti erogati tramite piattaforme destinate a soggetti finanziatori non professionali (peer to peer lending).
Nel caso di specie, è stata analizzata la possibilità che tale piattaforma sia rappresentata da un soggetto estero che risulta gestito da un altro soggetto (domiciliato in Francia) che opera in Italia in qualità di agente di un istituto di pagamento estero.
Entrambi gli operatori non sono autorizzati dalla Banca d’Italia.
La legge di bilancio 2018 (L. 205/2017) ha introdotto la ritenuta a titolo di imposta del 26% sui prestiti peer to peer (P2P), con l’obiettivo di delineare una normativa ...
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