Dolo della dichiarazione infedele con ricorso massivo a vendite «in nero»
La Cassazione esamina le modalità di accertamento di determinazione dell’ammontare dell’imposta evasa e superamento della soglia di punibilità
Il reato di dichiarazione infedele è integrato, dopo le modifiche introdotte dal DLgs. 158/2015, dalle condotte di annotazione di componenti positivi del reddito in misura inferiore a quella reale (con superamento della soglia di evasione di imposta), di indebita riduzione dell’imponibile con l’indicazione di costi inesistenti (e non più fittizi), e di sottofatturazione, mentre non assume rilievo, nella valutazione sulla divergenza dei valori indicati, la mera violazione dei criteri di competenza e di inerenza di ricavi e di costi oggettivamente esistenti (Cass. n. 30686/2017).
Ne deriva che la ridisegnata fattispecie tipica del delitto previsto dall’art. 4 del DLgs. 74/2000 si materializza: nell’annotazione di componenti positivi del reddito per ammontare inferiore a ...
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