Sottrazione fraudolenta non automatica per il consulente legale
Va specificato in che misura il ricorrente ha contribuito alle condotte fraudolente, di cui si deve indicare epoca, tipologia e destinazione illecita
Sul tema del concorso del consulente legale o societario nei reati di bancarotta si trova molta giurisprudenza. Interessante è, tuttavia, vedere che la Corte di Cassazione precisa – nella pronuncia n. 6164 depositata ieri – che da tale responsabilità non può derivare “automaticamente” per il medesimo consulente una contestazione per il reato tributario di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, così come previsto dall’art. 11 del DLgs. 74/2000.
Si trattava qui di un ricorso relativo aduna serie di provvedimenti di sequestro in via diretta, della somma di 197.746 euro (eventualmente giacenti su conti bancari intestati e/o comunque riconducibili allo stesso) e, per equivalente, fino a concorrenza della somma di 4.585.545,80 euro, su titoli, beni mobili, beni mobili
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