Per provare il pagamento tracciato non basta la testimonianza del lavoratore
Il rispetto dell’obbligo di retribuire i lavoratori mediante strumenti tracciati può avvenire solo attraverso riscontri documentali oggettivi
La dichiarazione del lavoratore, che confermi al personale ispettivo di non essere stato retribuito in contanti, non esclude l’applicabilità della sanzione prevista per il mancato pagamento delle retribuzioni mediante sistemi tracciati. Ciò nelle ipotesi in cui detta dichiarazione non trovi ulteriori riscontri oggettivi, attraverso specifiche verifiche svolte dal personale ispettivo presso gli stessi istituti di credito, a seconda della tipologia di sistema di pagamento adottato dal datore di lavoro.
Questo è quanto emerge dal parere n. 473/2021 con il quale l’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) è ritornato, dopo diverso tempo, su un tema, quello dell’obbligo di retribuire i lavoratori attraverso sistemi tracciati, che all’epoca della sua introduzione aveva sollevato
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