L’IVA esigibile ante fallimento guida la compilazione della dichiarazione annuale
Se il relativo debito emerge in corso di procedura, il curatore deve compilare un modulo autonomo per mantenere distinte le operazioni sottostanti
L’IVA di rivalsa riguardante prestazioni di servizi effettuate prima dell’apertura del fallimento, addebitata in corso di procedura a seguito dell’incasso del corrispettivo, non costituisce un debito prededucibile, ma una passività concorsuale. Conseguentemente, è necessario annotare separatamente le fatture emesse per documentare l’incasso del corrispettivo – senza far confluire il debito IVA nella liquidazione periodica e annuale – e comunicare tempestivamente all’Agenzia delle Entrate il debito non versato, per consentirne l’insinuazione, seppur tardiva, allo stato passivo del fallimento.
Questo comportamento è stato confermato dalla medesima Amministrazione finanziaria con la risposta n. 230 pubblicata nella giornata di ieri, condividendo la tesi dell’istante ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41