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Agevolabili le attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di un prototipo innovativo

/ REDAZIONE

Giovedì, 22 aprile 2021

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Con la risposta a interpello n. 280 di ieri, l’Agenzia delle Entrate riporta il parere del Ministero dello Sviluppo economico in merito all’ammissibilità al credito d’imposta ex art. 3 del DL 145/2013 di alcune attività di ricerca e sviluppo svolte nel 2018 e 2019 da una società su commissione di una controllante estera.

Nella fattispecie, la società Alfa, costituita dalla controllante estera Beta, ha il compito di svolgere attività di supporto finanziario, gestionale e amministrativo a favore delle società del gruppo e, inoltre, di avviare e realizzare un centro di ricerca italiano per lo sviluppo di nuovi prodotti, non riconducibili al business della capogruppo e delle altre società estere del gruppo.

Alfa ha sostenuto spese di ricerca e sviluppo nel 2018 e 2019 per il “Progetto X”, relativo alla realizzazione di un prototipo funzionante di macchinario taglio laser 3D innovativo (ovvero significativamente diverso tecnicamente dalla concorrenza e con performance attese molto superiori rispetto alla concorrenza), concluso nel corso del 2020; la ricerca è stata commissionata dalla capogruppo estera Beta.
La realizzazione del prototipo è basata sull’impiego del brevetto e del know how associati al macchinario “X” che la suddetta controllante estera ha acquisito dagli stessi soggetti (persone fisiche precedenti titolari dei diritti di proprietà industriale) cui sono state poi commissionate le attività di sviluppo del progetto.

Il Ministero afferma che le attività svolte in relazione a tale progetto possono considerarsi attività di “sviluppo sperimentale” ammissibili al credito d’imposta.

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