Via libera definitivo al decreto «Riaperture»
Con 214 sì, 25 no e 7 astensioni, ieri il Senato ha approvato definitivamente il Ddl. di conversione, con modificazioni, del DL 52/2021, recante misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19.
Il decreto ha delineato il cronoprogramma per la progressiva eliminazione delle restrizioni, alla luce dei dati scientifici e dell’andamento delle vaccinazioni.
Il testo del DL 52/2021 è stato modificato durante i lavori alla Camera. Nel testo originario sono confluiti, tramite due emendamenti del Governo, i contenuti del DL 56/2021 e del DL 65/2021. Inoltre, l’art. 3-bis, inserito in sede di conversione, autorizza, dal 1° luglio 2021, a tenere anche in presenza i corsi di formazione pubblici e privati nei territori in zona gialla.
L’art. 11 del DL 52/2021– come modificato sempre dalla Camera – proroga poi sino al 31 dicembre 2021 (il termine previsto era quello del 31 luglio 2021) la possibilità per i datori di lavoro privati di ricorrere allo smart working in forma semplificata, prescindendo quindi dagli accordi individuali generalmente richiesti dalla normativa vigente (si veda “Verso la proroga dello smart working semplificato fino a fine anno” dell’11 giugno 2021).
La suddetta proroga riguarda la possibilità per i datori di lavoro privati di applicare la modalità di lavoro agile ad ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati in materia dalla normativa vigente, anche in assenza degli accordi individuali e l’obbligo per i datori di lavoro privati di comunicare, in via telematica, al Ministero del Lavoro i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile.
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