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ECONOMIA & SOCIETÀ

Situazioni differenti in Usa e in Eurozona per l’inflazione

Le banche centrali sono convinte del rientro dei prezzi nel 2022 e gli operatori sposano questa ipotesi evitando pericolosi rialzi dei tassi

/ Stefano PIGNATELLI

Martedì, 6 luglio 2021

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Non è più una sorpresa vedere tassi stabili (Bund 10 anni -0,22%; Bond 10 Usa 1,43%; Irs 10 +010%; Btp 10 0,80%) o anche in lieve flessione nonostante i dati macro più incoraggianti delle attese; la narrazione delle banche centrali secondo cui l’inflazione rientrerà ha convinto gli operatori e se ne avuta ulteriore prova negli ultimi giorni.

Infatti l’inflazione in Germania ha rallentato a giugno, rimanendo tuttavia al di sopra del target Bce vicino ma al di sotto del 2%. Quella europea ha registrato un rialzo dell’1,9%, dato inferiore al 2% di maggio. In controtendenza quella italiana (0,1% mese; 1,3% anno), che si conferma in crescita per il sesto mese consecutivo a perimetro annuo, appena sotto le attese, ancora sostenuta prevalentemente dagli energetici benché segnali di

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