Infedele dichiarazione nella sas con valutazione unitaria dell’imposta evasa
La soglia di punibilità si calcola con riferimento ai redditi dei singoli soci
Il reato di dichiarazione infedele può essere integrato anche mediante la presentazione della dichiarazione in nome della società in accomandita semplice. In tal caso, l’imposta sui redditi evasa deve essere calcolata avendo riguardo al reddito dei singoli soci.
Tale principio viene ribadito dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 34407, depositata ieri (in modo conforme a quanto già affermato da Cass. n. 31195/2020).
Le società in accomandita semplice sono, infatti, tenute a presentare le dichiarazioni ai fini delle imposte sui redditi, sebbene il risultato di esercizio debba essere imputato direttamente ai singoli soci, ovviamente ciascuno per la sua quota di partecipazione.
D’altra parte, la fattispecie prevista dall’art. 4 del DLgs. 74/2000 si incentra letteralmente sulla ...
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