La chiusura della partita IVA è elemento che legittima la domanda di rimborso
L’Agenzia delle Entrate ammette l’istituto di cui all’art. 30-ter del DPR 633/72 se non è possibile la nota di credito
Con la risposta a interpello n. 309 pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate ha esaminato le condizioni per il recupero dell’IVA assolta dal cedente o prestatore il quale aveva effettuato operazioni nei confronti di un cessionario o committente assoggettato a una procedura fallimentare e successivamente chiuso la propria partita IVA.
Nel caso di specie, risultava ancora applicabile la disciplina antecedente alle modifiche di cui all’art. 18 del DL 73/2021 (applicabile alle sole procedura aperte dal 26 maggio 2021 compreso).
L’art. 26 del DPR 633/72 subordinava l’emissione delle note di variazione in diminuzione, per il cedente o prestatore, all’infruttuosità della procedura concorsuale in capo al cessionario o committente.
Nel caso specifico del fallimento, ...
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