Aggravante per il consulente fiscale che supporta un sistema fraudolento
Il termine «professionista» è impiegato in termini generali e può riferirsi a qualunque attività che legittimamente offra consulenza fiscale
Nell’ambito del diritto penale tributario è prevista una specifica aggravante quando il reato è commesso nell’esercizio dell’attività di consulenza fiscale svolta da un professionista o da un intermediario finanziario o bancario attraverso l’elaborazione o la commercializzazione di modelli di evasione fiscale.
Tale circostanza è prevista al comma 3 dell’art. 13-bis del DLgs. 74/2000, così come introdotto dal DLgs. 158/2015, ove si prevede che, nelle ipotesi citate, le pene stabilite per i delitti fiscali siano aumentate della metà.
La sentenza n. 23095 della Cassazione, depositata ieri, specifica in proposito che, per la configurabilità dell’aggravante, non è sufficiente che il fatto di reato sia commesso “nell’esercizio dell’attività di consulenza