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Maggiori controlli sulle piattaforme per le locazioni brevi

/ REDAZIONE

Venerdì, 2 dicembre 2022

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Il 2023 vedrà una stretta sulle piattaforme on line per contrastare le truffe, in particolare nel settore degli affitti brevi, attraverso lo scambio di informazioni fiscali. L’Italia si prepara infatti ad attuare la direttiva Ue 2021/514 del Consiglio del 22 marzo 2021, recante modifica della direttiva 2011/16/Ue relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale.

La direttiva mira a migliorare il quadro normativo in materia di contrasto ai fenomeni di evasione, elusione e frode fiscale e introduce, a partire dal 1° gennaio 2023, l’obbligo per i gestori delle piattaforme digitali di comunicare alle amministrazioni fiscali dei Paesi Ue i corrispettivi percepiti dai venditori attivi sui loro portali nelle operazioni di locazione di immobili, per ricostruirne i volumi d’affari.

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha dato il via libera preliminare al decreto legislativo di attuazione. Le nuove norme, si legge nel comunicato stampa dell’esecutivo di ieri, imporranno ai gestori delle piattaforme l’obbligo di identificare periodicamente, anche tramite soggetti terzi, i venditori. Sono escluse alcune categorie quali, a titolo esemplificativo, i venditori per i quali la piattaforma ha intermediato oltre 2.000 o meno di 30 locazioni per corrispettivi totali fino a 2 mila euro.

I dati identificativi dei venditori dovranno, inoltre, essere comunicati all’Agenzia delle Entrate, insieme ai corrispettivi percepiti dagli stessi e al numero di operazioni effettuate, distinguendo a seconda che l’attività di vendita riguardi, o meno, la locazione di beni immobili.

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