ACCEDI
Lunedì, 12 maggio 2025 - Aggiornato alle 6.00

IMPRESA

Responsabile il sindaco che non sfrutta tutti gli strumenti a sua disposizione

Non basta il mero e burocratico espletamento delle attività indicate dalla legge

/ Maurizio MEOLI e Monica VALINOTTI

Martedì, 1 agosto 2023

x
STAMPA

download PDF download PDF

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 23200, depositata ieri, ha ribadito diversi principi – molti dei quali già espressi nella precedente sentenza 12 luglio 2019 n. 18770 – fondamentali in materia di responsabilità concorrente dei sindaci per i danni cagionati alla società, ai soci o ai terzi creditori da comportamenti illeciti degli amministratori.

Il ragionamento della Suprema Corte prende le mosse dal concetto di nesso di causalità tra la condotta inerte e anti-doverosa dei sindaci e l’illecito posto in essere dagli amministratori, precisando che esso sussiste allorché – secondo probabilità e non necessariamente certezza causale, con ragionamento c.d. “controfattuale ipotetico”  l’attivazione dei poteri dei sindaci avrebbe ragionevolmente evitato l’illecito,

...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU