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Per l’Art bonus rileva l’appartenenza pubblica del patrimonio culturale

/ REDAZIONE

Giovedì, 3 agosto 2023

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Con la risposta n. 411, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate, sentito il Ministero della Cultura, ha ritenuto ammissibili all’agevolazione fiscale Art bonus (art. 1 del DL 83/2014) i contributi destinati a sostenere gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di un immobile, di appartenenza pubblica e in cui ha sede una fondazione privata, qualora lo stesso abbia la caratterizzazione giuridica di bene culturale.

Il caso sottoposto all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate riguarda una fondazione privata che svolge attività museale polivalente con fototeca, biblioteca e archivio storico in un edificio pubblico di proprietà di una Regione.
In particolare, tra la Regione (proprietaria dell’immobile) e la fondazione (proprietaria dei beni collocati nell’immobile) esiste un comodato transattivo dovuto all’esistenza di un vincolo di unitarietà tra l’edificio e i predetti beni, stabilito con decreto dell’allora Ministero di Beni e delle attività culturali.

Tanto premesso, il quesito posto dalla fondazione istante riguarda l’applicabilità dei benefici di cui all’art. 1 del DL 83/2014 alle erogazioni liberali ricevute per il sostegno dell’attività da essa svolta.
Il Ministero della Cultura, interpellato dall’Agenzia delle Entrate, ricorda che, in forza di quanto disposto dall’art. 1 del DL 83/2014, possono accedere all’Art bonus le erogazioni liberali effettuate in denaro per i seguenti scopi:
- interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici;
- sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica.
Pertanto, requisito imprescindibile per il riconoscimento dell’Art bonus è l’appartenenza pubblica del patrimonio culturale.

Di conseguenza, risultano ammissibili all’Art bonus soltanto le erogazioni liberali ricevute dalla fondazione e destinate a sostenere gli interventi di manutenzione, protezione e restauro dell’immobile, in ragione della sua appartenenza pubblica, a condizione che lo stesso abbia la caratterizzazione giuridica di bene culturale.

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