Nessun termine per impugnare il licenziamento ingiustificato del dirigente
La Cassazione chiarisce che il concetto di ingiustificatezza ha natura convenzionale
La Suprema Corte, con la sentenza n. 26532 pubblicata ieri, 14 settembre 2023, è tornata ad affermare il principio secondo cui il dirigente che intenda impugnare il licenziamento intimatogli perché ritenuto ingiustificato non è soggetto ai termini di decadenza fissati dall’art. 6 della L. 604/66, in quanto il concetto di “ingiustificatezza” del recesso non può coincidere con quello di invalidità (si veda “Con licenziamento ingiustificato del dirigente non opera la decadenza” del 9 gennaio 2020).
Il caso di specie riguardava un dirigente industriale che, avendo domandato giudizialmente l’accertamento dell’ingiustificatezza del licenziamento intimatogli, si era visto respingere il ricorso proposto in quanto, secondo la Corte d’Appello, decaduto dal ...
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