L’INPS anticipa su dicembre 2023 la perequazione delle pensioni
Con il messaggio n. 4050/2023, pubblicato ieri, l’INPS ha reso noto di aver completato le attività finalizzate a garantire, sulla rata di pensione di dicembre 2023, il pagamento del conguaglio relativo alla rivalutazione definitiva per l’anno 2023, che l’art. 1 del DL 145/2023 (collegato al Ddl. di bilancio 2024) ha anticipato all’ultimo pagamento dell’anno corrente.
Si ricorda, infatti, che al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2023 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, la citata norma ha disposto, in via eccezionale, l’anticipo al 1° dicembre 2023 del conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni, di cui all’art. 24 comma 5 della L. 41/86, per l’anno 2022.
L’INPS ha precisato che la variazione percentuale definitiva calcolata dall’ISTAT per l’anno 2022 da utilizzare ai fini della perequazione automatica delle pensioni per l’anno 2023 è stata pari al +8,1%.
Sono interessate dall’operazione tutte le pensioni e le prestazioni assistenziali con decorrenza precedente l’anno 2023, per una platea complessiva di 21 milioni di prestazioni.
In particolare, l’Istituto previdenziale ha elaborato la rivalutazione dei trattamenti dalla mensilità di gennaio 2023 nonché la quantificazione degli importi arretrati sempre dalla medesima mensilità di gennaio 2023.
Infine, con il messaggio in esame sono state fornite indicazioni in merito all’importo aggiuntivo di 154,94 euro per l’anno 2023 (art. 70 comma 7 della L. 388/2000), nonché alla corresponsione della seconda tranche di quattordicesima per l’anno 2023.
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