Dichiarazioni false per il Rdc non sempre penalmente rilevanti
Le Sezioni Unite affermano il principio di offensività: integrano il reato solo se sono funzionali a ottenere un beneficio non spettante
Le omesse o false informazioni contenute nell’autodichiarazione finalizzata a conseguire il reddito di cittadinanza sono penalmente rilevanti solo se funzionali a ottenere un beneficio non spettante ovvero spettante in misura superiore a quella di legge.
Così le Sezioni Unite, nella sentenza n. 49686 depositata il 13 dicembre, hanno risolto il dibattito che si protraeva sui presupposti per contestare il delitto di cui all’art. 7 del DL 4/2019 convertito, in cui si punisce chi rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, al fine di ottenere indebitamente il reddito di cittadinanza.
Sull’interpretazione di tale disposizione si sono registrati orientamenti contrastanti.
Secondo un primo indirizzo, cui ha dato l’avvio ...
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