Per i lavori in ambienti confinati va certificato il contratto di subappalto
In ipotesi di appalto occorre certificare i contratti dei dipendenti e non anche il contratto commerciale, come richiesto in caso di subappalto
Nel caso di appalti per l’esecuzione di lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, l’oggetto della certificazione, ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del DLgs. 276/2003, sono i contratti di lavoro del personale utilizzato dall’appaltatore e non il contratto commerciale di appalto.
Questo è quanto previsto dalla nota n. 694/2024, con la quale l’Ispettorato nazionale del Lavoro (INL) ha fornito chiarimenti in merito all’obbligatorietà della certificazione per il personale impiegato in ambienti sospetti di inquinamento e confinati in regime di appalto o subappalto. Secondo l’INL, infatti, solo nelle ipotesi di subappalto il focus della Commissione di certificazione verte sul rapporto commerciale, mentre in caso di appalto dovranno essere verificati
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