La Cassazione «promuove» il valore normale negli scambi infragruppo
L’art. 9 del TUIR sarebbe da applicare, anche se il transfer pricing non si estende alle operazioni domestiche
Nella sentenza n. 5859, depositata ieri, la Cassazione ha messo la parola fine a un lunghissimo contenzioso nato quando era in vigore la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno d’Italia.
Nonostante la specificità del contesto, non più attuale, le argomentazioni della Suprema Corte sono di sicuro interesse e possono avere ripercussioni sulle operazioni domestiche infragruppo.
Il caso trattato nella pronuncia è quello di un gruppo nel quale le vendite dalla società oggetto di accertamento in favore della consorella beneficiaria della fiscalità di vantaggio erano effettuate con un ricarico “inidoneo a remunerare i costi” e, secondo la tesi dell’Erario, presumibilmente stabilito al solo scopo di aumentare i profitti della società acquirente.
Una fattispecie che non deve avere
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