Il cash pooling può salvare dalla bancarotta distrattiva
Deve però esserci una formalizzazione e una puntuale regolamentazione dei rapporti giuridici ed economici interni al gruppo
Con la sentenza n. 12719 depositata ieri, la Cassazione ha precisato che, nell’ambito dei rapporti tra società infragruppo, i pagamenti in favore della controllante non configurano necessariamente, in caso di fallimento della disponente, il reato di bancarotta distrattiva, potendo essi ricondursi all’operatività di un contratto di cash pooling, a condizione della formalizzazione e puntuale regolamentazione dei rapporti giuridici ed economici interni al gruppo.
Per affermare il principio di diritto, la Suprema Corte ha ripreso la natura e la struttura del contratto di cash pooling; strumento atipico, con il quale le società facenti parte di un medesimo gruppo (c.d. partecipants), con un atto negoziale sottoscritto da ciascuna di esse, riconducono in capo a un unico soggetto giuridico ...