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Venerdì, 24 ottobre 2025 - Aggiornato alle 6.00

LAVORO & PREVIDENZA

Nuovo esonero contributivo totale per il datore che assume lavoratrici madri

Stanziati anche fondi per un esonero contributivo parziale per le assunzioni stabili che dovrebbe riguardare giovani e lavoratrici svantaggiate

/ Daniele SILVESTRO

Venerdì, 24 ottobre 2025

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Il Ddl. di bilancio 2026 prevede alcuni incentivi di natura contributiva in favore dei datori di lavoro che assumono specifiche categorie di soggetti.

Innanzitutto, il testo contiene un incentivo a regime per l’assunzione di lavoratrici madri. In particolare, si prevede un esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali (escluso INAIL), nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui, riparametrato e applicato su base mensile, per i datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2026 assumono donne:
- madri di almeno 3 figli di età minore di 18 anni;
- prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.

La durata dell’assunzione è legata alla tipologia di contratto con la quale la lavoratrice madre viene assunta. Nello specifico, la durata dell’agevolazione è di:
- 12 mesi dalla data dell’assunzione, se questa è effettuata con contratto di lavoro a tempo determinato, anche in somministrazione;
- massimo 18 mesi alla data dell’assunzione con il contratto a tempo determinato, se il contratto è trasformato a tempo indeterminato;
- 24 mesi dalla data dell’assunzione se questa è effettuata con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Sono esclusi dall’ambito applicativo dell’incentivo i rapporti di lavoro domestico e i rapporti di apprendistato.

Quanto al coordinamento con gli altri incentivi, il Ddl. di bilancio 2026 prevede che l’incentivo:
- non sia cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente;
- sia compatibile senza alcuna riduzione con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni di cui all’art. 4 del DLgs. 216/2023.

L’esonero contributivo è riconosciuto nei limiti di spesa stanziati. Sarà onere dell’INPS provvedere al monitoraggio del rispetto del limite di spesa, non procedendo all’accoglimento di ulteriori comunicazioni per l’accesso all’incentivo se dovesse emergere, anche in via prospettica, il raggiungimento del limite di spesa.
L’esonero non avrà impatti sulla futura prestazione previdenziale della lavoratrice in quanto resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Il Ddl. di bilancio 2026 introduce poi un ulteriore esonero contributivo parziale per le assunzioni a tempo indeterminato per l’anno 2026, limitandosi tuttavia a stabilire lo stanziamento di fondi, pari a 154 milioni di euro per l’anno 2026, 400 milioni di euro per l’anno 2027 e 271 milioni di euro per l’anno 2028 (che costituiscono limite di spesa).
L’obiettivo che si prefigge la norma con tale incentivo è quello di incrementare l’occupazione giovanile stabile, di favorire le pari opportunità nel mercato del lavoro per le lavoratrici svantaggiate, di sostenere lo sviluppo occupazionale della Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica e di contribuire alla riduzione dei divari territoriali.

In particolare, le risorse sono destinate a riconoscere l’esonero parziale dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi, per l’assunzione dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2026 di personale non dirigenziale con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o per la trasformazione, nel medesimo periodo, del contratto di lavoro subordinato da tempo determinato a tempo indeterminato (laddove previsto).
Tuttavia, il Ddl. di bilancio 2026 non specifica con precisione l’ambito applicativo, la misura dell’esonero, i requisiti e le condizioni di accesso, rimandando ad un decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, con il quale saranno definiti gli specifici interventi, i relativi requisiti e le condizioni necessarie a garantire il rispetto del limite di spesa.
Nell’adozione del decreto si dovrà tenere conto della valutazione degli effetti sull’occupazione delle misure di esonero contributivo, di cui agli artt. 22 (bonus giovani), 23 (bonus donne) e 24 (Bonus Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica per gli over 35) del DL 60/2024.

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