Rischia grosso chi concorre a far fallire una società riutilizzandone i beni
Configurato il concorso tra sottrazione fraudolenta, bancarotta per distrazione e autoriciclaggio
Il soggetto che contribuisce a determinare il fallimento di una società, distraendone il patrimonio attraverso la creazione di altre società, una delle quali interamente riconducibile a se stesso, rimettendo così in circolazione i proventi dei delitti commessi, rischia la contestazione di concorso nelle fattispecie di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, di bancarotta fraudolenta per distrazione e di autoriciclaggio.
È quanto si desume dalla sentenza n. 1203 della Cassazione, depositata ieri, che rigetta il ricorso avverso il provvedimento di sequestro preventivo emesso nei confronti di un soggetto indagato per le condotte sopra sintetizzate e che dovranno necessariamente essere puntualizzate nel giudizio di merito.
Ad ogni modo, con riguardo, innanzitutto, alla contestazione della ...
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